"Zuppa, Ribollita, Minestra di Pane..." In Toscana questo piatto povero, a base di verdure e pane raffermo, assume nomi diversi e comprende ingredienti diversi a seconda delle zone dove viene preparato.
Per quanto riguarda la mia famiglia, si è sempre chiamata "ZUPPA" e non ricordo una festa o pic nic in cui mia nonna (e poi mia mamma) non la preparassero.
Questa è la ricetta originale, copiata da vecchi fogli ingialliti che conservo gelosamente.
Tempo previsto: 2 ore tra preparazione, lavaggio, taglio e cottura di tutte le verdure. va aggiunta la lessatura dei fagioli, se si comprano secchi.
Ingredienti ricetta:1/2 cavolo verza – 1 mazzetto di
cavolo nero – 3 carote – 3 zucchine – 3 patate – 200 gr di piselli – 1 pezzo di
zucca (facoltativo) – 500 gr di fagioli misti secchi (borlotti e cannellini) da
ammollare dalla sera prima.
Per il
battuto: sedano, carote, cipolla, 2 spicchi di aglio, prezzemolo, basilico,
olio evo, sale, pepe, peperoncino, 350 gr polpa di pomodoro e concentrato di
pomodoro.
600/700 gr di pane integrale raffermo o pane toscano casereccio.
Procedimento della ricetta:
Lessare i fagioli secchi (ammollati in acqua tiepida la sera prima) con salvia, acqua e sale. In alternativa utilizzare i fagioli già lessati può essere un bel risparmio di tempo.
Lavare e
tagliare tutte le verdure.
Fare il
battuto con gli ingredienti, rosolarlo in una pentola capiente senza farlo
bruciare. aggiungere polpa di pomodoro e circa 50 gr di concentrato sale e una
puntina di zucchero.
Iniziare a
mettere le verdure partendo da quelle che impiegano più tempo a cuocere:
cavoli – carote – patate – zucchini – zucca e piselli. Aggiungere brodo. Passare metà dei fagioli e aggiungerli con la loro acqua, continuando a far
cuocere le verdure e aggiungere brodo se si ritira troppo. Per ultimi
aggiungere i fagioli interi.
Tutto il
procedimento di cottura delle verdure necessiterà di un’oretta.
In una
zuppiera si posizionano strati di fette di pane raffermo, irrorandoli con
abbondante brodo con le verdure preparato prima.
Attendere
prima di mettere lo strato di pane nuovo, che quello sotto sia ben imbevuto di
brodo e verdure.
Si può servire in una grande zuppiera o, ad esempio, svuotando dalla mollica una
pagnotta.
Deve
risultare morbida, ma non acquosa.
Nella zona pisana, si usa servirla con cipolla fresca: zero vita sociale per una settimana, ma ne vale la pena.